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Magie da...paura

  • Immagine del redattore: Viviana Navarra
    Viviana Navarra
  • 3 giorni fa
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 23 ore fa

Intervista alla scrittrice Amelia Villetta


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Amelia Villetta è una scrittrice italiana che vive a Milano, in un antico casolare pieno di fantasmi brontoloni e mostri che giocano a nascondino sotto i letti. Adora le feste di Halloween, i film horror e i dolci alla menta piperita. Ma anche viaggiare, passeggiare nei parchi «e andare a quanti più concerti possibile». La serie di libri dedicati a Mina Lunastorta e a La famiglia Brividi, pubblicati da De Agostini, strizzano l'occhio alla magia e alle atmosfere tanto care a Mercoledì Addams...


Amelia, il giovane Holden desiderava poter chiamare certi autori al telefono tutte le volte che gli girava. Lei quali autori chiamerebbe?

Mi accontenterei di avere in rubrica il numero di Oscar Wilde. Con lui potrei passare ore a chiacchierare di tutto, dalla politica all’arte, dalla moda alla letteratura, e ovviamente fare gossip a palate.


Il suo libro preferito.

Il Signore degli Anelli.


E un pensiero felice?

I pomeriggi d’estate di quando ero piccola, trascorsi a giocare con le mie sorelle.


Un suo mantra.

Chi la dura la vince (sono molto testarda).


Quando ha scoperto il suo talento per la scrittura e come ha cominciato a esercitarlo?

Ho sempre avuto la passione di raccontare storie, fin da quando da piccola ne inventavo per giocare coi burattini e intrattenere le amiche. Il desiderio di metterle per iscritto è arrivato a dieci anni, quando ho provato a scrivere il mio primo romanzo (un horror-thriller su un mostro che mieteva vittime al parco: non sono andata oltre il primo capitolo). Ci ho riprovato molti anni dopo, quando ho frequentato un laboratorio di scrittura per ragazzi e ho capito che quella passione poteva diventare una professione.


A quale suo progetto editoriale è più legata?

Da grande amante di Tim Burton ho sempre avuto un debole per le atmosfere gotiche, quindi quando la mia editor mi ha proposto di scrivere un libro per ragazzi a tema Halloween, ci ho impiegato una manciata di minuti a trovare la storia giusta. Sto parlando della serie “La Famiglia Brividi”, di cui a ottobre uscirà il secondo numero: una famiglia di mostri molto affiatata, ispirata ai mitici Addams.



Scrivere libri per bambini e ragazzi: quale la sfida più difficile?

A dispetto di quanto possa sembrare, scrivere per i più piccoli è molto più difficile che scrivere per adulti. Per catturare la loro attenzione devi essere in grado di indossare delle “lenti magiche” e guardare il mondo col loro sguardo. Insomma, devi risvegliare il tuo bambino interiore, e non è sempre facile.


L'ispirazione, per lei, che cos'è?.

 

L’ispirazione può provenire da qualunque cosa attorno a noi: una melodia, un dialogo, un colore, il suono della pioggia… La capacità di uno scrittore, così come di un pittore o di un musicista, è prendere quell’imput e trasformarlo in una storia, in un quadro o in una canzone. L’ispirazione è alla base stessa dell’arte, è la scintilla che mette in moto tutto.



Quali sono stati i suoi maestri nella vita e nella professione?

Nella vita i miei genitori, nella professione tutti quegli autori di cui ho amato i libri.



Come è nato il personaggio di Mina Lunastorta, la piccola troll creata dalla sua penna?

 Mi sono ispirata alla Pippi Calzelunghe di Astrid Lindgren. Adoro i personaggi irriverenti e sopra le righe come lei, da piccola mi sarebbe piaciuto molto averla come migliore amica! La mia Mina è una piccola “selvaggia” che si trova costretta a frequentare una scuola piena di fatine precisine e con la puzza sotto il naso. Inizialmente non viene compresa dalle sue nuove compagne, ma presto riesce a conquistare tutti con la sua simpatia e fantasia, proprio come Pippi Calzelunghe.


L'intelligenza artificiale potrà mai in futuro sostituire l'umano-scrittore?

Sogni, fantasia e creatività sono quanto di più distante dall’artificialità, e sono gli ingredienti base per creare una storia per ragazzi. I lettori, anche i più giovani, sono in grado di percepire se in un libro c’è il cuore dell’autore, se quelle pagine nascono da sentimenti veri. La letteratura è ispirata alla vita, e una macchina, per quanto utile, non potrà mai provarla sulla sua pelle.


Progetti nel cassetto?

Mi piacerebbe cimentarmi nella letteratura middle grade, magari con una saga fantasy.




Grazie.






 
 
 

Commenti


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