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Immagine del redattoreViviana Navarra

Nel mondo di Febe

Intervista all'autrice e illustratrice triestina.




Febe Sillani, autrice e illustratrice, è nata a Trieste e ha vissuto a Londra per alcuni anni, dove ha lavorato nel campo dell'animazione filmica.


I suoi libri sono stati pubblicati in Italia, Francia, Spagna, Giappone, Cina e Corea.


Con i suoi disegni l'Unicef ha prodotto una serie di giocattoli in legno.


Organizza laboratori d’illustrazione nelle scuole e dovunque le capiti di incontrare bambini che abbiano voglia di divertirsi disegnando.


Tra le sue irresistibili pubblicazioni "La pasticceria delle streghe" (Mondadori), "Lucillo cane tranquillo" (Gruppo Editoriale Raffaello) e la spassosa collana "Libri mostruosi per lettori coraggiosi" (Emme Edizioni) che si declina in un ventaglio di titoli spaventosamente divertenti da collezionare tutti.


Recentemente ha curato le illustrazioni del volume scritto da Paola Grimaldi" Mappe degli animali - Un viaggio per esplorare creature di terra, acqua e aria" (Gribaudo).


Febe, il giovane Holden desiderava poter chiamare certi autori al telefono tutte le volte che gli girava. Lei quali autori chiamerebbe?

Chiamerei Agatha Christie per dirle che i suoi libri per me son stati e sono sempre la miglior medicina per sentirmi in armonia con il mondo. E poi chiamerei Hemingway per farmi raccontare cosa gli passa per la testa in questo momento.

Quali sono stati i libri che ha amato di più, quelli che l'hanno formata e ispirata?

L’isola del tesoro. Vorrei poter vivere dentro quel libro per sempre.



Quando ha scoperto il suo talento per il disegno e come ha cominciato a esercitarlo e a trasformarlo in una professione?

Nasco principalmente come illustratore, da quando ho potuto tenere una matita in mano non ho mai smesso di disegnare. Ad un certo punto ho sentito la necessità di scrivere delle storie per i miei personaggi, così sono diventata anche autrice dei miei libri. Non ho mai pensato di trasformare quello che facevo in un lavoro, è successo spontaneamente: non so mai quando finisce il mio tempo libero e quando inizia il mio tempo di lavoro.


A quale lavoro è legata in maniera particolare?

Al mio prossimo libro. Guardo sempre al futuro e a nuove sfide editoriali.


I suoi maestri, nella vita e nella professione?

Il mio primo maestro è sicuramente mio papà, che è un artista e mi ha sempre aperto la testa per insegnarmi a guardare il mondo da un altro punto di vista. A casa mia quand’ero piccola passavano tanti artisti di fama mondiale, sono stata molto fortunata a venire a contatto con loro. Credo che l’incontro diretto con le persone creative influenzi tantissimo e contagi positivamente. Consiglio a tutti di andare a cercare dei maestri e stargli un po’ accanto.


Scrivere una storia attraverso testi e immagini. Come comincia questo processo creativo?

A volte creo prima il personaggio che poi mi suggerisce una storia da scrivere, altre volte mi viene prima da scrivere un testo e poi studio i vari personaggi da disegnare. Le mie storie arrivano da situazioni reali che m’ispirano poi a trasportarle in un libro.



Qual caratteristica non può mancare a un illustratore?

L’armonia tra testo e illustrazioni, pensando principalmente a chi lo leggerà e si perderà nelle figure.


Quando crea, dentro di lei nasce prima il testo o l’immagine?

Nascono entrambi.


L'intelligenza artificiale potrà mai in futuro sostituire l’umano-illustratore?

Certo che può sostituirsi, lo sta già facendo. Dipende tutto da chi poi non sa distinguere il fatto a mano dalla creazione artificiale. Credo che “Il mondo dei robot” di Michael Crichton si stia avverando. Io amo i libri di carta e sono molto tradizionalista, mi batterò sempre per questo.



Grazie.






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