Intervista alla cofondatrice Valentina Brioschi
Valentina Edizioni è una casa editrice con sede a Milano specializzata nella narrativa per bambini e ragazzi, marchio di Francesco Brioschi Editore.
Una "casa" abitata da personaggi, storie e avventure nella quale i libri non restano immobili sugli scaffali ma sono continuamente in movimento diventando una vivace e felice estensione dei lettori che li sfogliano, li leggono e li condividono.
Nel catalogo di Valentina Edizioni un’attenzione particolare è riservata agli albi illustrati italiani e internazionali. I temi centrali affrontati nei libri sono l’amicizia, l’amore, la famiglia, il rispetto per l’ambiente, l’integrazione e l’uguaglianza.
Valentina, come nasce in lei la volontà di fondare una casa editrice?
Da piccola mi rifugiavo in un angolino piccolissimo della mia stanza; lo facevo spesso quando ero triste o quando avevo voglia di tranquillità. Prendevo poi un libro in mano e subito mi sentivo una principessa, una studentessa in una città straniera, un’attrice americana a Capri, un avvocato di grido… vivevo mille vite e non mi muovevo di un centimetro. Già da allora sognavo di aprire una casa editrice e poi il giorno della mia laurea è arrivato il regalo più grande della mia vita.
Avevo finalmente la possibilità di pubblicare libri che avrebbero potuto diventare importanti compagni di viaggio nella crescita di un bambino, come lo erano stati per me! Sono cresciuta con i libri… in tutti i sensi.
Perché avete scelto di chiamarla proprio Valentina Edizioni?
Volevo che la casa editrice mi somigliasse e quindi abbiamo scelto di dare il mio nome. Desideravo che i nostri libri catturassero subito l’attenzione e la fantasia dei bambini, volevo che fossero ben illustrati per piacere dal primo momento, volevo che fossero portatori di una morale di quelle che rimangono attaccate al cuore come i post-it, e speravo che potessero far sentire ogni singolo piccolo lettore importante e capace di crescere inseguendo i propri sogni. Oggi Valentina Edizioni è una casa dove i libri vivono: vengono aperti, sfogliati, annusati e raccontati.
Quali sono i libri che amate pubblicare?
I nostri libri parlano ai bambini fino ai 10 anni. Siamo specializzati in albi illustrati 3/7; da qualche anno abbiamo comprato i diritti per albi indirizzati ai più piccini, e finalmente abbiamo pubblicato "Big Nate," il nostro primo tentativo di dialogare anche con i ragazzi più grandi attraverso il fumetto che, rispetto ai libri, forte di una componente visuale importante, utilizza un linguaggio molto più vicino alle giovani generazioni di oggi abituate a trascorrere molto tempo a contatto con media di tipo visivo: dalla televisione ai videogiochi ad alcune piattaforme social.
I libri e le nuove generazioni: un rapporto 'necessario'.
Oggi tanti adolescenti sono pressati dal voto e dalle aspettative. Invece che essere aiutati nel processo educativo fanno fatica a restare dentro queste logiche competitive e si sentono un fallimento, sbagliati, pressati e impotenti. Con il volume "Big Nate" per esempio, vogliamo essere dalla parte degli ordinari e non degli straordinari: Big Nate è il numero cinquantamila ma è felice ugualmente. Un messaggio molto importante, specie in una società - come la nostra - che vuole farci credere che per esistere devi per forza essere il migliore.
Come scegliete gli autori?
Qualche volta ci innamoriamo di un libro straniero alle fiere di libri e quindi, se possibile, compriamo i diritti per poi pubblicarlo in Italia; altre volte fra i tanti lavori che arrivano in casa editrice ce n’è uno che brilla e che arriva direttamente al cuore quindi contattiamo l’autore.
Gli autori, gli illustratori e le case editrici con le quali collaboriamo comunque ci inviano sempre nuovi progetti e cerchiamo di mantenere questi legami che sono importanti per noi.
L’editoria è un mestiere meraviglioso, ma non è certo facile; il settore di libri per bambini però è uno dei settori trainanti; i libri sono presenti nella vita dei bambini ancora piccoli e forse ancora di più dopo la pandemia; c’è un grande numero di genitori e insegnanti attenti che credono nell’importanza della lettura per lo sviluppo dei bambini fin da molto piccoli.
I libri per piccoli e piccolissimi rappresentano quasi il 41 per cento dei libri pubblicati ogni anno.
Qual è la parte più bella del suo lavoro?
La parte più bella del mio lavoro sta proprio nella possibilità di incontrare i bambini alle scuole materne e alle elementari proponendo laboratori e letture animate. Valentina Edizioni si trasferisce nelle scuole tre mattine a settimana e a questo privilegio non rinuncerei mai! Mi trasmettono idee, passione, colore, voglia di vivere e di fare sempre meglio.
Collaboriamo poi con associazioni che hanno a cuore i bambini e anche questa
per noi è una cosa bellissima che ci dona nuova energia tutti i giorni.
Che consiglio darebbe a chi sogna di pubblicare un libro?
Gli autori devono bussare alle porte degli editori e non mollare; prendere appuntamento alle fiere, capire cosa pubblica generalmente una casa editrice e rivolgersi a quelle con le quali si sentono più affini. Non bisogna demordere… quante volte ci è capitato di leggere un progetto arrivato sulla mail da uno sconosciuto e dire “ Mamma mia che meraviglia!” Non bisogna demordere.
Come guarda un editore all'Intelligenza Artificiale?
Cerchiamo sempre di guardare avanti, cercando di interpretare i cambiamenti nei comportamenti dei nostri ragazzi e cercando di adattarci alle loro attitudini. Ed è ormai assodato che, da questo punto di vista, la tecnologia stia avendo un ruolo sempre più importante.
Per questo motivo, ho cercato di analizzare le opportunità che la tecnologia è in grado di offrire e sono rimasta sorpresa molto di più di quanto mi immaginassi. L'esempio più concreto è stato il progetto del libro “Palla dove vai”, il primo albo illustrato con abbinata un’ app che utilizza l'intelligenza artificiale.
Il nostro obiettivo è stato quello di realizzare un prodotto educativo progettando l'app assieme ad una pedagogista esperta di educazione infantile e di spazi inclusivi.
Abbiamo pertanto utilizzato l'Intelligenza Artificiale non per sostituire autori ed illustratori, che per noi rimangono e rimarranno sempre ingredienti imprescindibili per la realizzazione di un buon libro, ma per far crescere e stimolare la curiosità e la fantasia dei bambini.
Cosa pensa delle piattaforme di self publishing?
Penso semplicemente che le piattaforme di self publishing siano un valido aiuto per autori esordienti che desiderano pubblicare il proprio lavoro e in un mondo difficile. E’ sicuramente un nuovo modo di concepire l’editoria con i suoi pro e contro. L’autore ha tutti i diritti sull’opera e prende tutte le decisioni. Non avrà però promozione e
distribuzione del libro. Insomma come per ogni cosa bisogna valutare ciò che c’è di positivo e di negativo prima di imbarcarsi in questa difficile impresa.
Grazie.
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