Intervista all'editore Corrado Rabitti.
ZOOlibri è una casa editrice indipendente che nasce a Reggio Emilia nel 2001 e si occupa di produzione di albi illustrati per bambini e ragazzi.
Ogni giorno trova nuova linfa grazie alla dedizione, l'entusiasmo, le esperienze e le idee di un dinamico gruppo di lavoro impegnato in tanti settori: animazione, cultura, fumetto, grafica, illustrazione. E ancora lettura, lingue, scrittura, cinema e storia.
Abbiamo intervistato l'editore Corrado Rabitti.
Questa è la sua storia.
Buona lettura!
Corrado, perché ha deciso di fondare una casa editrice?
Seguivo già da anni il mercato dell’editoria -sia gli editori che gli artisti, sia in Italia che all’estero- e lo scaffale, che vedevo come lettore, non mi soddisfaceva. Desideravo vedere un'offerta più variegata, più ricca di contaminazioni, mancavano artisti fiamminghi e olandesi. Da qui è nato il desiderio di dare un contributo attivo con il mio punto di vista.
Perché ha scelto di chiamarla Zoolibri?
Quando ci siamo trovati con l’art-director cercavamo un termine pronunciabile ovunque nel mondo e riconoscibile come Italiano, e che portasse in evidenza il termine ‘libri’, in lingua Italiana. In effetti ZOOlibri ha in sé queste due anime e impronte: nazionale e internazionale. Inoltre lo ZOO unisce tutti gli animali, e nel nostro catalogo volevamo accogliere tutti gli animali possibili, umani e non. Il logo di ZOOlibri è un occhio aperto, vigile: per noi rappresenta l’intenzione di avere gli occhi aperti sul mondo e conservare una visione attiva e positiva.
Quali libri amate pubblicare?
Traduciamo libri dall’estero e produciamo i nostri libri. Ci piace pubblicare libri illustrati da artisti mai visti prima sul nostro mercato. Per questo abbiamo portato in Italia soggetti come Chaud, Verplancke, Jeffers, Klassen, Folì, Giordano, Field, James, Antony, eccetera. Il nostro gusto personale, dal punto di vista grafico, lo si può scoprire direttamente nei libri. Per quanto riguarda le storie, invece, ci piacciono quelle che hanno molti piani di lettura e protagonisti ‘forti’, facilmente identificabili. Amiamo i libri che sanno essere sempre allegri, anche quando parlano di cose molto serie. Vorremmo cercare e innescare sorrisi, merce rara e di cui tutti hanno bisogno. Tra i libri tradotti dall’estero l’editore ama smisuratamenteVoglio il mio cappello di Jon Klassen e tra libri prodotti Chissadove di Cristiana Valentini e Philip Giordano.
Come scegliete gli autori?
Per quanto riguarda le illustratrici e gli illustratori tradotti dall’estero, scegliamo sempre artisti rigorosamente mai pubblicati prima in Italia attraverso un’accurata e meticolosa selezione.
Per i libri prodotti da noi, invece, abbiamo un occhio di riguardo per chi si è formato all'Accademia di belle arti o con i master. Il nostro obiettivo è quello di portare talento nuovo, fresco e giovane in giro per il mondo attraverso i libri che pubblichiamo.
Come è cambiato il mercato dei libri rispetto al passato e come vivete questo cambiamento?
Il mercato nazionale è senz’altro più veloce e più frenetico, i libri stanno in libreria sempre meno tempo ed è sempre più impellente la necessità di vendere l’ultima novità nel più breve tempo possibile. Rischio: la scomparsa del libro.
All’estero si vive un mercato più caotico, le scelte degli editori per i titoli da tradurre sono più complesse, con budget ridotti e la crisi globale non permette più agli art- director e agli editori di fare scelte ‘emotive’. Il nostro punto di vista è che sul mercato estero sia tutto estremamente più calcolato e figlio di dinamiche di budget.
Che consiglio dareste ad un giovane autore che sogna di pubblicare un libro?
Ascoltare i consigli dei loro riferimenti professionali: docenti, editori, art-director. Ascoltare, fidarsi e credere. Poi studiare, studiare, studiare, lavorare, lavorare, lavorare, leggere, leggere, leggere. Tutto qui.
A quali lettori vi rivolgete?
Ci rivolgiamo a tutti i lettori e le lettrici. Le nostre pubblicazioni sono rivolte a fasce d’età 0-3, 3-6 e 6-9. Ma lavoriamo anche molto per i genitori e per gli adulti che interagiscono coi nostri lettori finali.
Con internet, e in particolare con le piattaforme social, l'editoria è cambiato in meglio o in peggio?
I social permettono di arrivare a molte più persone di quelle che avremmo potuto raggiungere prima e questa è la loro forza. Tuttavia spesso i contatti (professionali e individuali) sono più leggeri, fugaci, e non portano necessariamente a maggiori vendite e/o opportunità distributive. È aumentata quindi la ‘corrispondenza’ in termini di volume ma ciò non significa necessariamente un incremento immediato di distribuzione e vendite. La nicchia di lettori è più forte e aumenta continuamente, ma contestualmente è anche più ampia e più vaga la nicchia dei curiosi. I social permettono invece un contatto più frequente e immediato con tutte le librerie indipendenti e questo è straordinario.
Cosa pensa del self publishing?
Non sono in grado di esprimere un giudizio riferito al nostro settore specifico.
Come guarda un editore alle potenzialità, anche di scrittura, dell'Intelligenza Artificiale?
Per ora non le guardo troppo e cerco soprattutto di capire come approcciarsi al fatto che l’avvento dell’Intelligenza Artificiale sia inevitabile. L’esperienza è talmente primitiva che resto in curiosa attenzione. L’editore resta altresì sinceramente preoccupato perché crede fortemente che l’AI sia uno strumento che, nelle mani sbagliate, può fare male.
Immagina un giorno di pubblicare un libro scritto per intero dall'Intelligenza Artificiale?
Escludo, finchè sarò editore di ZOOlibri, che l’intelligenza artificiale possa un giorno arrivare sulle pagine dei nostri libri.
Il rapporto con le librerie indipendenti: quanto sono importanti per la vitalità complessiva del mercato editoriale e quale il vostro rapporto con queste realtà?
Il rapporto con le librerie indipendenti è bello, ricco e profondo. Senza di loro non si va da nessuna parte. Se c’è una caratteristica specifica, nella nostra esperienza e crescita ormai più che ventennale, è sicuramente questa: ZOOlibri è cresciuta con le librerie indipendenti.
Grazie.
Comments